Franco Alfieri resta in carcere, il giudice respinge la richiesta di attenuazione della misura cautelare

La vicenda giudiziaria che coinvolge Franco Alfieri, ex sindaco di Capaccio Paestum, continua a tenere banco. Il giudice per le indagini preliminari, Valeria Campanile, ha respinto la richiesta di revoca o attenuazione della misura cautelare, confermando la detenzione in carcere per l’ex primo cittadino. La decisione arriva mentre l’inchiesta sui presunti appalti pilotati, condotta dalla Procura di Salerno, prosegue, coinvolgendo anche altri esponenti politici locali. Il legale di Alfieri, Domenicantonio D’Alessandro, ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del Riesame nel tentativo di ottenere un riesame della misura cautelare.

L’inchiesta sui presunti appalti pilotati: una situazione complessa

L’inchiesta condotta dalla Procura di Salerno riguarda presunti episodi di corruzione e appalti pilotati che coinvolgerebbero l’ex sindaco Alfieri e altre figure istituzionali del territorio. Le indagini, ancora in corso, si concentrano sulla gestione degli appalti pubblici nel Comune di Capaccio Paestum, con l’ipotesi che alcuni lavori siano stati assegnati in modo illecito. L’obiettivo della magistratura è fare chiarezza su eventuali legami tra amministrazione comunale e imprenditori locali per l’assegnazione di contratti pubblici.

Andrea Campanile e le dimissioni dal capo di staff

Nell’ambito della stessa inchiesta, Andrea Campanile, ex capo dello staff di Alfieri, è stato posto agli arresti domiciliari. La sua situazione legale ha portato alle dimissioni dalla carica, annunciate attraverso il suo avvocato Cecchino Cacciatore. Questa scelta potrebbe rappresentare un tentativo di alleggerire le tensioni all’interno dell’amministrazione, sebbene l’inchiesta continui a sollevare dubbi e preoccupazioni riguardo alla gestione del Comune.

Consiglio comunale tra sostegno e tensioni

Il Consiglio comunale di Capaccio Paestum si è riunito in un clima di forte tensione per discutere la situazione di Alfieri e le ripercussioni sull’amministrazione locale. La maggioranza consiliare ha espresso pieno sostegno al proprio leader politico, attualmente sospeso dalle sue funzioni a seguito di un provvedimento prefettizio. Il presidente del Consiglio comunale, Angelo Quaglia, ha invitato alla responsabilità e alla solidarietà, descrivendo il momento come “uno dei più tristi nella storia della comunità”.

Le posizioni contrastanti tra maggioranza e opposizione

Il dibattito in consiglio comunale ha messo in evidenza profonde divisioni tra i membri della maggioranza e quelli dell’opposizione. Il consigliere di opposizione Emanuele Sica ha duramente criticato la gestione di Alfieri, sostenendo che il Comune non possa attendere i tempi della giustizia per risolvere una crisi economico-finanziaria che, a suo dire, è frutto di una cattiva amministrazione. La sua richiesta di un cambio di rotta ha incontrato l’opposizione della maggioranza, che ha ribadito la volontà di proseguire lungo il percorso politico intrapreso.

La difesa dell’amministrazione e la fiducia nella magistratura

In risposta alle critiche di Sica, l’assessore Antonio Di Filippo ha difeso l’operato dell’amministrazione, sottolineando che l’inchiesta si trova ancora in una fase cautelare. Ha espresso fiducia nel lavoro della magistratura, invitando a evitare giudizi affrettati. Il consigliere Giovanni Cirone ha inoltre accusato Sica di incoerenza, ricordando che non si è dimesso quando ha scelto di staccarsi dalla maggioranza che lo aveva eletto.

Le reazioni della comunità e le implicazioni politiche

La vicenda giudiziaria di Franco Alfieri ha avuto ripercussioni significative sul piano politico e sociale. La comunità di Capaccio Paestum si trova divisa tra chi sostiene l’ex sindaco, considerandolo vittima di un accanimento giudiziario, e chi invece invoca un cambiamento radicale nella gestione amministrativa del Comune. La decisione del giudice di mantenere Alfieri in carcere ha alimentato ulteriormente le tensioni, lasciando aperta la questione su quale sia il futuro della leadership locale.

Solidarietà della maggioranza e difesa del percorso politico

La maggioranza consiliare si è mostrata compatta nel sostenere Alfieri, ritenendo che la vicenda giudiziaria non debba interferire con il mandato ricevuto dai cittadini. Il consigliere Gianmarco Scairati, il più giovane dell’assemblea, ha ribadito la volontà di proseguire lungo il percorso avviato con Alfieri cinque anni fa, affermando che la comunità ha scelto democraticamente il proprio leader e che il Consiglio comunale ha il dovere di rispettare questo mandato.

L’opposizione chiede una svolta

Di contro, l’opposizione continua a chiedere un cambio di rotta. I consiglieri di minoranza sostengono che le vicende giudiziarie in corso abbiano minato la credibilità dell’amministrazione e che sia necessario avviare una nuova fase politica per superare la crisi economica e istituzionale che sta attraversando il Comune. La loro posizione riflette una preoccupazione diffusa tra i cittadini, che temono che l’incertezza politica possa rallentare le attività amministrative e compromettere i servizi pubblici.

La vicenda giudiziaria: uno scenario in evoluzione

L’inchiesta che coinvolge Franco Alfieri e altri esponenti politici locali è ancora in corso e gli sviluppi futuri potrebbero portare a ulteriori decisioni da parte della magistratura. Il ricorso al Tribunale del Riesame presentato dal legale di Alfieri rappresenta il prossimo passo nella battaglia legale per cercare di ottenere un’attenuazione delle misure cautelari.

Possibili scenari legali e politici

Qualora il Tribunale del Riesame dovesse accogliere la richiesta di attenuazione, Alfieri potrebbe essere trasferito ai domiciliari o sottoposto a misure meno restrittive. In caso contrario, la detenzione in carcere proseguirebbe, aumentando le pressioni sull’amministrazione comunale. In ogni caso, il proseguire delle indagini potrà portare a nuovi risvolti, potenzialmente coinvolgendo ulteriori figure politiche o portando alla luce nuove prove.

Il contesto locale: una comunità in bilico

La situazione che si sta vivendo a Capaccio Paestum è complessa e coinvolge non solo la sfera politica, ma anche il tessuto sociale della comunità. La fiducia dei cittadini nelle istituzioni è messa a dura prova, e il dibattito sull’opportunità di mantenere l’attuale amministrazione alla guida del Comune è sempre più acceso.

Le preoccupazioni per l’economia locale

La crisi politico-amministrativa in corso ha sollevato anche preoccupazioni riguardo all’economia locale. Alcuni imprenditori e commercianti temono che l’incertezza politica possa avere ripercussioni negative sugli investimenti e sullo sviluppo economico del territorio. La necessità di garantire una gestione trasparente e di affrontare con tempestività le problematiche del Comune appare quindi cruciale per evitare ulteriori danni economici.

Conclusione

La conferma della detenzione di Franco Alfieri segna un ulteriore capitolo in una vicenda giudiziaria complessa, che ha profonde ripercussioni politiche e sociali per la comunità di Capaccio Paestum. La compattezza della maggioranza consiliare e le richieste di cambiamento dell’opposizione delineano uno scenario di forte polarizzazione, in cui il futuro dell’amministrazione è appeso alle decisioni della magistratura e all’evoluzione delle indagini.

Le sfide per il Comune sono molteplici: ripristinare la fiducia nelle istituzioni, garantire la continuità amministrativa e rispondere alle esigenze della comunità, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.