Marsili cosa succede e erutta? Ecco le zone che subiranno danni

Nelle profondità del Mar Tirreno, a circa 3.000 metri sotto il livello del mare, si nasconde un gigante dormiente: il vulcano Marsili. Questo enorme vulcano sommerso, il più grande d’Europa, suscita grande preoccupazione tra gli scienziati per la sua potenziale attività eruttiva. Ma cosa potrebbe accadere se il Marsili eruttasse? Quali sarebbero le conseguenze per le regioni italiane? Scopriamo insieme i rischi e le zone più vulnerabili.

E se erutta?

Il vulcano Marsili è un colosso geologico lungo circa 70 chilometri e largo 30. La sua caldera, situata a una profondità compresa tra 500 e 1.000 metri sotto il livello del mare, è considerata attiva. Nonostante sia sommerso, un’eventuale eruzione potrebbe avere effetti devastanti, in particolare a causa del rischio di tsunami. Il suo potenziale distruttivo ha portato a un costante monitoraggio da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Origine e storia del vulcano Marsili

Il Marsili appartiene alla catena vulcanica sottomarina del Tirreno meridionale, formatasi milioni di anni fa a seguito di fenomeni di subduzione tettonica. Questa regione è caratterizzata da un’intensa attività geologica, con frequenti terremoti e vulcani sommersi, come il Vavilov e il Magnaghi. Il Marsili, però, è il più grande e, secondo gli esperti, il più pericoloso.

Dove si trova il vulcano Marsili?

Il Marsili si trova nel Tirreno meridionale, tra le isole Eolie e la costa calabra, in un’area particolarmente instabile dal punto di vista tettonico. La sua posizione strategica lo rende una minaccia per le regioni circostanti, incluse Campania, Calabria e Sicilia, che potrebbero subire gravi danni in caso di eruzione.

Cosa rende Marsili così pericoloso?

A differenza dei vulcani terrestri, un’eruzione sommersa comporta il rischio di enormi frane sottomarine. Queste, a loro volta, potrebbero generare tsunami in grado di colpire rapidamente le coste italiane. Inoltre, la sua attività è difficilmente prevedibile, poiché il vulcano è nascosto sotto strati di acqua e sedimenti marini.

Cosa dicono gli scienziati se Marsili erutta?

Gli scienziati ipotizzano diversi scenari. L’eruzione potrebbe causare un crollo parziale delle pareti del vulcano, generando uno tsunami con onde alte fino a 10 metri. Le regioni costiere del sud Italia sarebbero le prime a essere colpite, con inondazioni che potrebbero distruggere infrastrutture e mettere in pericolo la vita di migliaia di persone.

Effetti diretti di un’eruzione di Marsili

Tra gli effetti immediati, si annoverano forti scosse sismiche e onde anomale. I porti e le città costiere potrebbero essere devastati, con conseguenze gravi per il turismo e l’economia locale. Anche il traffico marittimo sarebbe a rischio, con possibili interruzioni delle rotte commerciali.

Le zone più a rischio

Le regioni più vulnerabili includono la Campania, con Napoli e Salerno, la Calabria tirrenica e la Sicilia nord-orientale. Queste aree sono già predisposte a eventi sismici e potrebbero subire danni ingenti in caso di tsunami.

Il rischio tsunami

Un’eruzione di Marsili potrebbe innescare onde gigantesche che si propagherebbero rapidamente nel Mar Tirreno. Le coste potrebbero essere raggiunte in meno di un’ora, lasciando poco tempo per evacuazioni. Questo rappresenta il principale rischio associato al vulcano.

Effetti sulle coste italiane

I litorali tirrenici di Campania, Calabria e Sicilia subirebbero gli impatti più gravi. In particolare, città come Salerno, Cosenza e Messina potrebbero vedere le loro coste sommerse, con danni irreparabili a edifici, strade e porti.

Previsioni scientifiche sull’eruzione

Secondo l’INGV, il vulcano Marsili mostra segni di attività che potrebbero preludere a un’eruzione. Tuttavia, non esistono metodi precisi per prevedere quando ciò potrebbe accadere. Gli studi si basano su simulazioni e modelli matematici per stimare i rischi.


FAQ

Quanto è probabile un’eruzione del Marsili?
L’eruzione non è imminente, ma il vulcano è considerato attivo e sotto costante monitoraggio.

Come si preparano le autorità italiane?
Vengono sviluppati piani di evacuazione e monitoraggio continuo per garantire una risposta rapida.

Quali sono i segnali di allarme di un’eruzione sottomarina?
Piccole scosse sismiche e cambiamenti nella composizione chimica dell’acqua marina possono indicare un’attività vulcanica.

Le eruzioni sottomarine possono essere pericolose come quelle terrestri?
Sì, soprattutto se generano tsunami, che possono causare gravi danni alle coste.

Come proteggersi in caso di tsunami?
Raggiungere rapidamente zone più alte e seguire le indicazioni delle autorità.

Il Marsili è l’unico vulcano sommerso in Italia?
No, ma è il più grande e pericoloso del Tirreno.


Conclusione

Il vulcano Marsili rappresenta una minaccia silenziosa per le coste italiane. Sebbene l’eruzione non sia prevedibile, essere consapevoli dei rischi e prepararsi è fondamentale. Solo attraverso una costante sorveglianza e la cooperazione tra istituzioni e cittadini si potrà affrontare al meglio questa potenziale emergenza.