Nelle profondità dell’Amazzonia scorre un fiume che bolle: la scienza per anni ha detto “è impossibile

Immagina di camminare nel cuore della giungla amazzonica e di sentire, prima ancora di vederlo, un rombo sordo che non è quello di una cascata. L’aria diventa umida e calda, e poi lo vedi: un fiume da cui si alza un denso vapore, come se la Terra stesse respirando.

Non è la scena di un film d’avventura, ma la descrizione del Shanay-Timpishka, in Perù. Un nome indigeno che significa “bollito con il calore del sole”.

Per decenni, gli scienziati hanno liquidato i racconti su questo fiume come leggende. La ragione? Un corso d’acqua così caldo, per esistere, dovrebbe trovarsi vicino a un vulcano attivo. Ma il vulcano più vicino si trova a oltre 700 chilometri di distanza. Allora, come è possibile?

La risposta è tanto affascinante quanto il mistero stesso.

A svelare l’arcano è stato il geoscienziato Andrés Ruzo, che, spinto dai racconti del nonno, ha organizzato una spedizione per trovarlo. E lo ha trovato. Per quasi 6 chilometri, questo fiume scorre a temperature che possono superare i 90°C. È così caldo che qualsiasi piccolo animale (una rana, un insetto, un serpente) che ci cade dentro viene letteralmente cotto vivo in pochi istanti.

Il segreto non è un vulcano, ma il cuore caldo della Terra.

Ruzo e il suo team hanno scoperto che il fiume è alimentato da un sistema di faglie e crepe nelle profondità della crosta terrestre. L’acqua piovana si infiltra in queste fessure, viene riscaldata dal gradiente geotermico del nostro pianeta (più scendi, più fa caldo) e poi riemerge in superficie a temperature quasi di ebollizione.

È un fenomeno geotermale unico al mondo su questa scala, non legato all’attività vulcanica.

Oggi questo luogo incredibile, a lungo protetto solo dalle tradizioni degli sciamani locali, è considerato un sito sacro e un tesoro geologico da preservare. Ci ricorda che, anche nel 2025, il nostro pianeta ha ancora segreti straordinari da svelare, luoghi che sfidano la nostra immaginazione e ci costringono a guardare il mondo con occhi nuovi.